TradeStation

Get Cash Back and $0 Commissions
+ The Power of TradeStation

Il co-fondatore di Oaktree Capital afferma che siamo nei "primi giorni" di una bolla di mercato - Ecco la sua strategia di difesa per la tempesta in arrivo

Benzinga Newsdesk 1-Sep-2025 9:00 AM

Howard Marks, co-fondatore di Oaktree Capital Management LP, lancia un avvertimento sul mercato odierno, tracciando dei parallelismi con il boom tecnologico degli anni '90 e offrendo agli investitori una tabella di marcia per navigare in quella che egli ritiene essere la fase iniziale di un'altra bolla.

Parlando alla Bloomberg Television il 20 agosto, il leggendario investitore ha dipinto uno scenario di mercato in cui i titoli sono diventati "costosi rispetto ai fondamentali o alla realtà", guidati da forze psicologiche in cui agli investitori piace sempre di più "i loro titoli". Ma a differenza di molti orsi di mercato, Marks non preme sul pedale del panico, almeno per il momento.

Da non perdere:

"Siamo nei primi giorni di una bolla", ha spiegato Marks, confrontando l'ambiente attuale con l'anno 1997, quando i mercati "si innamorarono dei titoli tecnologici" senza preoccuparsi delle valutazioni, un periodo che precedette il famoso avvertimento di "esuberanza irrazionale" pronunciato dall'ex Presidente della Federal Reserve Alan Greenspan. Tuttavia, Marks ha sottolineato una distinzione cruciale: "Al momento ci troviamo nei primi giorni [della bolla] e non ancora a livelli di valutazione folli, quindi non sto suonando le campane a morto per un'immediata correzione".

La vera preoccupazione non è solo la Big Tech

Sebbene i colossi della tecnologia del Magnificent Seven, come Amazon Inc. (NASDAQ:AMZN) e Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOGL, GOOG)), attirino l'attenzione con i loro guadagni di mercato sovradimensionati e le loro valutazioni elevate, Marks trova qualcosa di più inquietante che si cela sotto la superficie.

"Ciò che è più allarmante è che le alte valutazioni vengono applicate a società più nella media" - gli altri 493 titoli dell'S&P 500 - "e non solo a società eccezionali", ha osservato Marks. Pur riconoscendo ai Magnificent Seven la definizione di "grandi aziende" e senza definire le loro valutazioni come "eccessive", l'abbraccio da parte del mercato di multipli elevati anche per le aziende ordinarie segnala un cambiamento più preoccupante nella psicologia degli investitori.

Questa diffusa espansione delle valutazioni riflette quello che Marks identifica come il più grande errore commesso dagli investitori, concludendo che "il modo in cui stanno le cose oggi è il modo in cui sarà sempre". Questo modo di pensare, secondo l'investitore, ignora la più probabile "reversione alla media" ed è stato favorito dall'assenza di una seria correzione di mercato da ben 16 anni.

Ultimamente interessante: Un co-fondatore di EA modella questo mercato finanziato dal VC: ora puoi investire nella prossima grande piattaforma di gaming

Una svolta strategica verso il credito

Piuttosto che raccomandare un'uscita completa da asset rischiosi, Marks suggerisce un approccio più sfumato. "È un momento per un po' di cautela. Metti un po' più di difesa nel tuo portafoglio", ha dichiarato Marks.

La sua strategia difensiva preferita? Uno spostamento verso i mercati creditizi. "Investire nel credito anziché nelle azioni è un modo per farlo", ha spiegato Marks, evidenziando le caratteristiche difensive intrinseche del credito rispetto alle azioni.

Il credito offre ciò che le azioni non possono: "una promessa di pagamento e un tasso di rendimento contrattuale", ha osservato Marks. Anche con gli spread creditizi stretti, l'investitore sostiene che "una garanzia contrattuale di rendimenti a due cifre nei prossimi 10 anni è più difensiva che essere nel mercato azionario a queste valutazioni elevate".

Dal punto di vista del rischio aggiustato per rendimento, la matematica è convincente. Il credito ha un'"alta probabilità di andare bene", mentre le azioni, alle attuali valutazioni, hanno una "probabilità ragionevole di andare male".

Guarda anche: Kevin O'Leary dice che il settore immobiliare è stata una scommessa intelligente per 200 anni - questa piattaforma consente a chiunque di sfruttarla

L'America è ancora in vantaggio, ma il divario si sta riducendo

Nonostante le sue precauzioni, Marks rimane fondamentalmente rialzista sulle prospettive a lungo termine degli Stati Uniti. Egli considera ancora gli USA il "miglior posto al mondo in cui investire", citando lo "spirito di innovazione, i mercati liberi, lo stato di diritto, i mercati dei capitali, la crescita, il dinamismo e le grandi aziende" presenti nel paese.

Tuttavia, l'analista riconosce un sottile cambiamento: gli Stati Uniti potrebbero essere "un po' meno i migliori di quanto eravamo soliti considerare". Ciò crea opportunità per gli investitori più intelligenti, disposti a scambiare un po' di qualità per prezzi migliori, poiché possono trovare "asset meno buoni in altre parti del mondo a prezzi più economici".

Marks ha concluso la sua analisi con una citazione del filosofo John Stuart Mill che racchiude la sua filosofia di investimento: "Chi conosce solo il proprio lato della questione conosce poco della questione". Comprendendo sia lo scenario rialzista che quello ribassista, gli investitori possono prendere decisioni più consapevoli su come navigare in queste acque incerte.

Per gli investitori che seguono il consiglio di Marks, il messaggio è chiaro: mantenere l'esposizione ad asset di qualità, costruendo allo stesso tempo posizioni difensive attraverso investimenti nel credito, una strategia progettata per affrontare qualsiasi tempesta possa arrivare, partecipando al contempo alla continua crescita del mercato.

Prossima lettura: Da Chipotle a Red Bull, i migliori marchi stanno già costruendo con l'alternativa del legno senza alberi di Modern Mill - ecco come anche tu puoi investire

Immagine: Shutterstock

Market Data Delayed 15 Minutes